CRITICA
Un intenso giallo morale ed esistenziale; un personaggio tra i più felici espressi dalla giovane narrativa italiana (Massimo Onofri, Avvenire, 13 dicembre 2008)
Non ci dimenticheremo presto, nel romanzo d’esordio di Nisini, quel cielo anestetizzato e immobile, quella cappa nera che narcotizza il paesaggio (Filippo La Porta, XL-Repubblica, dicembre 2008)
Questo è un romanzo e contemporaneamente un'operazione metaletteraria (Marco Minicangeli, La Rinascita, 5 febbraio 2009)
Un meccanismo letterario ad orologeria, dove tutti i particolari non accadono casualmente, ma rappresentano i frammenti di un passato, di un vissuto, di una fase antecedente della vita del protagonista senza nome (Achille Maccapani, La poesia e lo spirito, 21 febbraio 2009)
La storia dell'architetto si dipana tra eventi vorticosi e rivelazioni metafisiche, tra verità che sembrano sul punto di essere rivelate, ma scompaiono improvvisamente (Rolando Matrogregori, Il Nuovo Corriere Viterbese, 24 novembre 2008)