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GIORGIO NISINI
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Lo sguardo sul mondo #2
«L'adorabile Primavera ha perduto il suo profumo». Così Baudelaire ne Le Goût du néant, una tra le poesie più oscure e misteriose dei Fiori del male. I suoi versi mi sembrano in perfetta sintonia con questa assurda, dolorosa e incomprensibile primavera.

Lo sguardo sul mondo #1
«L’innamoramento è insignificante, la sua attesa invece è sostanziale». La frase è tratta da uno dei libri più belli e misteriosi di Javier Marías, Gli innamoramenti, un romanzo che ho dovuto leggere con lentezza, giusto qualche pagina al giorno, seguendo un ritmo che non derivava tanto da me, dai miei impegni, dalla mia distrazione, dalla mia incapacità di correre da un capitolo all’altro, ma dalla velocità che mi imponeva la narrazione.

Lo sguardo su me stesso #2
Breve dialogo sulla finzione - posted 28 maggio 2018
Un'intervista sulla finzione e sui romanzi in cantiere.

Lo sguardo su me stesso  #1
Una mia riflessione sulla paternità apparsa sul "Foglio"

Lo sguardo sugli altri #3
La mia rubrica su Nuovi Argomenti si inaugura con un pezzo dedicato a Massimo Onofri. Tutto è nato così: qualche tempo fa ho iniziato un po’ giocosamente a progettare una raccolta di coccodrilli dedicati ai miei amici e maestri. Maestri ancora in vita, intendo. Non capivo se il progetto avesse un senso che andasse al di là del semplice ritratto personale. Poi ...

Lo sguardo sugli altri #2
Nel video tratto dal loro ultimo singolo, Woodland Croon, quarta traccia dell'album Beware Of Long Delayed Youth, i Flying Vaginas si aggirano per un bosco con i volti coperti da maschere di animali. Non si accontentano di questo travestimento: in alcuni fotogrammi nascondono il loro volto anche con le mani, come a voler raddoppiare la propria sottrazione alla vista. Del resto...



Lo sguardo sugli altri #1
Le nostalgie di Ghirri - posted 16 marzo 2016
Le fotografie di Ghirri mi hanno sempre attratto per la loro sobrietà e il loro senso di nostalgia. Nostalgia per un mondo che sembra non esistere più, dove restano solo tracce sbiadite di un'umanità sparita chissà dove. Questa sua "Lido di spiaggia" è doppiamente nostalgica: è stata scattata nel 1978, quando avevo quattro anni. Quel girello era lì per me, per la mia generazione, e quindi rappresenta anche la mia infanzia perduta.






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